martedì 4 marzo 2008

Gravina, Le voci del silenzio

Le voci del silenzio
Le scuole superiori di Gravina hanno marciato per le strade della nostra città

Questa mattina si è snodato per le vie di Gravina un corteo silenzioso che ha attraversato il paese sostando nei luoghi-chiave della vicenda dei fratellini Pappalardi: la casa dei due bambini, il casolare in via Consolazione e piazza Cattedrale. Un corteo silenzioso organizzato dai ragazzi delle del Liceo Scientifico “Tarantino”, dell’ITC “Bachelet” e dell’Istituto Professionale “Galileo Galilei” di Gravina accompagnati anche da una folta rappresentanza dell’Istituto Industriale “Galileo Galilei”, dall’ITG “Pier Luigi Nervi” e dall’Istituto Alberghiero di Altamura. A precederli, i bambini dei quattro circoli della scuola primaria gravinese affiancati da dirigenti scolastici, docenti, genitori e tutti coloro che in qualche modo hanno voluto essere partecipi a questa manifestazione. Le serrande i negozi si sono abbassate al passaggio del corteo e tanti si sono fermati ad osservare in silenzio, a pregare, a riflettere.
In tutto questo silenzio abbiamo voluto ascoltare le voci di questi giovani, dei loro docenti e dei loro dirigenti scolastici.“Ci è sembrato giusto partecipare al dolore di Gravina perché la perdita di due bambini è sempre un evento tragico. Non importa quale sia il paese, la città o la nazione. È sempre un bruttissimo evento e per questo abbiamo voluto partecipare al cordoglio di Gravina” - così Davide, rappresentante dell’Istituto Tecnico Industriale “Galileo Galilei” di Altamura ha spiegato la partecipazione altamurana alla manifestazione.
Una delle poche volte in cui Gravina ha visto le tre scuole superiori lavorare insieme per lo stesso obiettivo. “Fondamentalmente noi abbiamo pensato di partecipare con il silenzio a questa marcia per dimostrare che il silenzio è meglio delle parole. Noi pensiamo che già ci sono state troppo critiche e troppe polemiche all’interno di questa vicenda. Per cui noi siamo partecipi ma silenziosi” – Angelo, rappresentante del Liceo Scientifico di Gravina commenta l’organizzazione del corteo.
Anche i dirigenti scolastici delle scuole primarie di Gravina hanno testimoniato quanto i bambini sentissero l’esigenza di partecipare: “Questa settimana – dice Altieri, dirigente scolastico del IV Circolo “Tommaso Fiore” - è stata una settimana eccessivamente vissuta anche da stampa e televisione. E le riflessioni sono state molto spontanee nelle classi. Abbiamo raccolto anche tutte le loro testimonianze in un giornale che pubblichiamo settimanalmente e che abbiamo distribuito proprio in questa circostranza. I bambini hanno avvertito l’esigenza di partecipare a questa manifestazione perché si sentono solidale con tutti i familiari e con tutti quelli che hanno voluto bene a questi bimbi e hanno così voluto dimostrare il loro affetto, la loro amicizia e soprattutto chiedere che non si ripetano più questi episodi così angosciosi”.
Anche il dirigente Manfredi ribadisce: “È una giornata che i ragazzi di Gravina sentito molto e per questo vi hanno partecipato. C’è anche qualche motivo di sconforto che coinvolge un po’ tutti. La marcia silenziosa ha avuto un significato molto essenziale: trasmettere un messaggio di profondo silenzio e di presenza. Non posso che congratularmi con questi giovani che hanno sollecitato e organizzato la manifestazione. Le scuole promarie, pur non essendo state coinvolte, hanno sentito di voler partecipare come Gravina futura. Vogliamo affidare un messaggio di una crescita futura che non ci veda più protagoniti di momenti così tristi e dolorosi”.
Il Sindaco di Gravina Avv. Rino Vendola, il quale ha concluso la manifestazione invitando i giovani a non nascondere la propria commozione e il proprio dolore ed esortandoli a rispondere con la solidarietà a quell’indifferenza che i fratellini Pappalardi hanno conosciuto negli adulti incontrati sulla propria via. Commentando la manfestazione il primo cittadino ha dichiarato: “È una bel gesto di solidarietà vera. Questa città è fatta da una popolazione che sa rispondere con gesti di solidarietà concreta. A cominciare dai bambini delle scuole elementari a finire ai ragazzi delle scuole superiori. Nn devo raccontare nulla se non quello che voi vedete. Noi abbiamo bisogno di gesti di solidarietà vera perché sul piano della farisaicità ci stiamo tutti i giorni in tutto il mondo. Ma un gesto che viene da Gravina, un paese del Mezzogiorno, dove la solidarietà si rappresenta così, sia di esempio a tanti per il mondo”.
La Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico, Grazia Giovanniello, ha sottolineato come la manifestazione fosse stata una proposta partita direttamente dagli studenti con un unico obiettivo: “dare una risposta di solidarietà a questo evento drammatico che ha colpito tutta la cittadinanza e in modo particolare i nostri giovani i quali non sono insensibili, non sono sordi, ma vicini agli eventi col loro silenzio, la loro solidarietà. Gravina oggi ricorda Ciccio e Tore perché i nostri giovani hanno sempre avuto nel cuore Ciccio e Tore. Gravina è presente non soltanto con le parole ma anche con il silenzio. È questo al di là delle volute o non volute inutili polemiche”.
I ragazzi hanno concluso il corteo con un momento di riflessione nel quale hanno espresso il loro dolore, la loro rabbia, ma anche la loro solidarietà e la loro speranza che Gravina possa giungere ad una svolta. Una svolta che riprenda in mano i valori fondamentali della vita qulai la famiglia, l’amore, il rispetto per ogni forma di vita. Ha commentato la prof.ssa Pina Lombardi, docente di religione presso l’Istituto Professionale di Gravina: “I ragazzi sono giovani che camminano e vanno ancora alla ricerca del senso della vita, se Dio esiste o non esiste. Per cui attraverso questi avvenimenti cercano di capire ed è giusto che si facciano questa domanda. Una domanda la cui risposta ognuno di noi deve cercare nel percorso della propria vita. Ciò che importa è avere questo cuore aperto per non essere schiacciati da questi momenti. Un cuore aperto alla verità, alla vita per poter capire sempre di più e poter anche realizzare al meglio la loro esistenza. Oggi i ragazzi ci insegnano qualcosa. La loro maturità è sotto gli occhi di tutti. Hanno organizzato tutto da soli, noi abbiamo dato loro solo qualche consiglio quando ce lo hanno chiesto”.
I bambini delle scuole primarie non hanno letto le loro riflessioni anche se qualcuno avevo scritto qualcosa. È Miriana del I circolo “San Giovanni Bosco” a leggerci a nome di tutti un suo pensiero: “Noi bambini del I Circolo di Gravina manifestiamo tutto il nostro affetto e e invitiamo gli operatori addetti a divulgare notizie e ad evidenziare solo il dolore di questa città in cui ci sono persone che credono nei valori della famiglia, del lavoro, dell’onestà e della cultura”.
I rappresentanti d’istituto delle scuole di Gravina alla fine hanno espresso la loro soddisfazione per la riuscita della manifestazione. Il lavoro insieme, la tensione, i timori erano tanti ma il silenzio ha risposto a tutto. Dice Mariagrazia dell’ITC. “Non ci aspettavamo tutte queste persone. Noi siamo orgogliosi di come è risucita ma non ci diamo nessun merito perché abbiamo lavorato tutti quanti insieme e questo è il risultato del nostro lavoro”. “Il nostro obiettivo - afferma Angela - era ricordare i bambini, mostrare la nostra solidarietà, far sentire che noi giovani ci siamo con i bambini”. “I giovani non sono affatto indifferenti perché quando credono in qualcosa la ottengono. Oggi abbiamo voluto abbracciare il dolore che prova tutta la comunità partecipando noi in primo luogo e rispettando poi con il silenzio questo tragico avvenimento che ha coinvolto tutta la cittadinanza. Questa manifestazione è riuscita proprio grazie al lavoro di noi giovani e di tutte le scuole di Gravina che hanno partecipato” – conclude Angelo.
Filomena Pepe Gravina News 4 marzo 2008

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